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QUELLA VOLTA IN CUI CAMBIAMMO COMPLETAMENTE I PIANI

QUELLA VOLTA IN CUI CAMBIAMMO COMPLETAMENTE I PIANI

Vi suona familiare questo titolo? Qualcuno di voi ha guardato e seguito la prima puntata di: “Quella volta in cui?”…
Se sì, sapete di cosa parlo!
Un format pensato per confidarmi del tutto con voi riguardo situazioni difficili avvenute su matrimoni, perché lo sapete…
Non voglio avere segreti con voi!

Me ne sono successe davvero tante in questi anni, e volevo appunto attraverso questi 4 episodi, farvi conoscere alcuni degli inconvenienti (MA CHE ABBIAMO RISOLTO ALLA GRANDE), nati su degli eventi.
Proprio nel primo episodio mi confido con voi su:
“Quella volta in cui cambiammo completamente i piani”.
Eh sì, avete capito proprio bene. Uno stravolgimento assurdo, che Dio solo sa.

Qui potrete trovare la vicenda raccontata a quattr’occhi, con le espressioni mie e di Claudia ben visibili (HAHAHA);
a parte gli scherzi, viverle e raccontarle di conseguenza fa sempre un po’ sorridere, a differenza di scrivere qui https://www.instagram.com/reel/CrBtme6gJrp/?igshid=YmMyMTA2M2Y=.

Quella volta in cui cambiammo completamente i piani

E’ successo che, circa 11 anni fa, causa forte nevicata in alta Toscana, le strade per arrivare in Chiesa ed in Location, furono bloccate e le due strutture non erano attrezzate per far sì di rendere accessibile il passo. Quasi non ci credevo. Ma come è di buon senso fare per noi wedding planner, ho evitato di far crescere del panico agli sposi nel loro giorno tanto atteso.
Cosa fare quindi? Penso, penso, penso…
La Chiesa era addobbata, e la location era pronta per aspettare gli ospiti.
Avevo poche ore per far sì che questo matrimonio si facesse. Ed ero io che dovevo portarlo a termine.
Penso, penso ancora. IDEA!
La mia testa creativa dice di… Stravolgere i piani. Per cui, chiamo lo sposo con una domanda corta e concisa gli chiedo: “Ti fidi di me?”, lui risponde di sì. Per cui termino la chiamata. Non mi serviva sapere altro.
Cambio di Chiesa, chiamo il parroco e mi dà disponibilità immediata. Chiesa trovata!
La location avendo avuto allestimenti più importanti, doveva esser riprogettata su misura, per cui chiamo la fioraia della zona… E le dico che nel giro di un paio di ore dovevamo allestire un’intera location. Da capo.
Trovata una nuova location nelle vicinanze che era in grado di spalare neve e riscaldare il tutto nel giro di poche ore, spiego la situazione alla fioraia e senza fare domande si precipita come un lampo in soccorso.
I fornitori ancora non arrivati nella location bloccata (in quanto loro arrivano un’oretta e mezzo prima dell’evento),
dopo una mia chiamata, nonché allarme, cambiano destinazione e ci raggiungono nella struttura che ci ha salvati.
Avevamo fatto tutto. Grazie ad una location molto professionale che ha saputo organizzarsi in pochissimo tempo (cosa non da tutti), ai fornitori sempre attenti, ad una fioraia formidabile, ed anche grazie a me, che fortunatamente non mi sono lasciata mangiare dall’ansia di quel che poteva essere se non avessi avuto un piano B, un’alternativa, UNA SALVEZZA.

E gli sposi?!

Gli sposi hanno spalancato gli occhi quando si sono visti celebrare il loro giorno tanto atteso in luoghi mai visti prima d’ora, e due erano le cose che mi hanno riferito: che era tutto come volevano, e che mai avrebbero creduto fino in fondo a questa situazione surreale. E’ stata una sorpresa anche per loro, e sono riuscita piacevolmente a sorprenderli. Probabilmente ancora adesso ne staranno parlando e so che ci rideranno su!
Alcuni giorni dopo l’evento inizio a ricevere chiamate, email di complimenti, di comprensione, di stima.
Pensavo che alla fine avevo svolto solo il mio lavoro, ma con il vociare che si faceva sempre più grande, ho pensato che forse, sono stata anche brava.

E ti ricordi invece, quella volta in cui…

Claudia, prendendo spunto dalla vicenda, si è ricordata invece, di una situazione climatica a nostro sfavore su un matrimonio a Villa Marigola.
Qui la faccenda era un po’ più difficile da gestire in quanto lo sposo non ci dava molto ascolto.
La mattina del grande giorno, ha iniziato a piovere fortissimo. Non c’era alcun problema per noi, in quanto la Villa dotava e dota di 3 sale interne (piano B e C quindi). L’evento era stato progettato interamente all’esterno, bastava spostare il tutto quindi l’aperitivo in un salone e la cena nell’altro. I fornitori avevano la postazione anche di eventuale piano B, eravamo tranquille e serene.
Fino a quando…
Ho chiamato lo sposo mettendolo al corrente di ciò che poteva trovare una volta arrivato in location, ma nemmeno mi lascia finire la frase che la sua risposta NO, spezza la chiamata.
Non voleva assolutamente spostare l’evento dentro la location. Voleva che il tutto fosse svolto fuori, come sempre detto. Purtroppo non ha pensato però ai poveri ospiti che avrebbero fatto il bagno, o non ha pensato che anche in caso avesse smesso di piovere, l’erba sarebbe comunque rimasta umida, per cui non avrebbe dato agio alle signore con i tacchi, o ai passeggini dei neonati. Non ha pensato e non si è messo nei panni dei musicisti che non avrebbero potuto suonare dati gli attrezzi attaccati ad impianti, sotto la pioggia. Insomma, non si è voluto mettere nei panni di nessuno se non nei suoi.
Causa per cui, sono andata controcorrente. Lo so, forse non dovevo farlo, ma non potevo ragionare con la sua testa e mettere a rischio tutto ciò che formava l’evento. Ho preso un rischio, mi sono sentita di farlo, ed ho fatto apparecchiare la sala.
Avevo quasi paura di incrociare lo sguardo dello sposo al suo arrivo, ma alla fine mi sono detta:” Sai che c’è? Ho solo evitato di far andare in frantumi un matrimonio, l’ho fatto per il LORO bene, non per il mio.”
Il risultato di tutto questo? Un grazie da parte dello sposo, che non ha mai capito cosa vuol dire indossare i miei panni e fare in modo che tutto fili liscio. In quel momento si è immaginato i tavoli all’esterno in giardino con il diluvio che stava spaventando tutti ed ha detto che abbiamo fatto bene a fare in questo modo. AMEN! Lo sapevo già, ma grazie di averlo notato!

Vi ricordo dell’importanza di avere un piano B! https://www.ilgiornoperfetto.it/limportanza-dei-sopralluoghi/.

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