COSA DICE IL GALATEO SULLA SCELTA DEGLI ABITI DA SPOSA
Ad ognuno la sua tradizione! Pensare che nel mondo, l’abito da sposa predilige canoni e colori ben precisi, tuttavia, anche diversamente bianchi; Soprattutto fino a poco fa ed in alcuni casi tutt’ora, in Oriente ad esempio, doveva esser necessariamente rosso, colore che è auspicio di buona fortuna o verde, in particolare in India, simbolo di fertilità, https://www.pinterest.it/pin/285697170087963984/ (QUANTA BELLEZZA!)…
Kimono, kebaya, barong tagalog e sari, abiti nuziali usati dalle donne giapponesi, indonesiane ed indiane. Anche in questo caso però le forti influenze occidentali hanno portato molte donne orientali a sposarsi con l’abito bianco.
Il galateo, nel mondo occidentale (quindi anche in Italia), è rimasto ancorato e fedele addirittura all’epoca romana, dove la sposa indossava una tunica bianca. In realtà lo stile dell’abito nuziale è generalmente molto legato alla moda del periodo (basta basarsi anche sui tempi moderni: https://www.ilgiornoperfetto.it/tendenze-abiti-da-sposa-2023/). Per esempio negli anni 20, le spose vestivano abiti corti davanti, con un lungo strascico, spesso abbinato ad un cappello. L’uso dello strascico comincia intorno al 1500 e continua imperturbato fino ai nostri giorni.
Ma, cosa dice il galateo sulla scelta degli abiti da sposa, OGGI?
Il colore secondo il Galateo
Secondo la tradizione, dev’essere bianco, è possibile però, spaziare in un raggio di colori che includono anche tonalità come l’avorio, il ghiaccio, il crema, l’ecrù.
Bianco perché: fin dai tempi passati, il bianco veniva associato alla purezza.
Ricordo che, non è vietato presentarsi con un abito rosso ciliegia, tenete pur sempre a mente però che dovrete entrare in Chiesa…
Diversamente da chi celebra un rito civile, o blessing in location, dove può spaziare maggiormente, dai colori, ai tessuti, ed alle trasparenze.
Come rendere appropriati abiti osè
Si sa, in Chiesa tutto ciò che lascia intravedere qualcosina è bocciato. Prima di comprare l’abito, parlate sempre con il sacerdote della parrocchia dove intendete sposarvi, per scoprire che genere di vestito è permesso indossare in tale chiesa. Alcuni sacerdoti sono più rigidi, volendo anche il collo coperto, altri non faranno problemi ad abiti senza maniche. A chi sa di andare in contro a regole che “tagliano le gambe” ma senza voler rinunciare all’abito con trasparenze o scolli particolari, cerchiamo di trovare una soluzione.
Galateo vuole che: durante la cerimonia, l’abito sia lungo, coprente, sobrio ed elegante. Mai entrare in chiesa con spalle e schiena scoperte.
Come rimediare quindi?
Ok alla scollatura, ma l’abito più è di corposità semplice, più sarà fattibile coprirlo con una giacca o uno scialle.
Un abito ampio con metri e metri di tulle sarà difficile da contenere sotto al copricapo, nel caso abbia una scollatura troppo evidente.
Assicuratevi poi, che il capo da voi scelto per coprire l’abito da sposa si abbini perfettamente a quest’ultimo e non stoni.
Nel caso invece, ci sia da rendere più coprente una parte del corpo minima, come la sola spalla, va bene optare per uno scialle!
C’è anche un’altra ipotesi da tenere in considerazione, non condivisa da tutte, ma che vedo concretizzarsi sempre di più. Indossare un abito tradizionale e che sappia soddisfare tutte le regole imposte dalla chiesa, per poi fare un cambio d’abito più folle in location.
Ed in questo caso, libero sfogo! Spacchi, colori fuori dagli schemi, ricami, trasparenze ed abiti più corti, sono tutti ben ammessi!